La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

4.8.08

Ad occhi chiusi



Gianrico Carofiglio - Ad occhi chiusi

Sellerio


L'avvocato Guerrieri si muove con pigrizia e noia tra le sue pratiche rutinarie di piccolo avvocato frustrato, fino a quando non compare il caso, che qualsiasi avvocato sano di mente non accetterebbe, che lo sveglia dal suo torpore cronico e lo riconcilia con la vita.
Ed
è il caso di Ad occhi chiusi, la seconda avventura dell'avvocato Guerrieri, che conferma limpidamente la bravura di Carofiglio nel muoversi con estrema disinvoltura in mezzo ad avvocati, giudici, criminali e ovviamente tribunali.
Tutto inizia quando l'ispettore Tancredi, uno sbirro stimato da Guerrieri perché persona seria e brava, gli telefona perché deve parlargli di una faccenda delicata. All'appuntamento si presenterà con una giovane donna dallo sguardo profondo e sofferto, che Guerrieri scambierà per un agente della polizia ma che l'ispettore presenterà come suor Claudia, stupendo visibilmente Guerrieri.
Suor Claudia, ragazza dal passato difficile, dirige un centro chiamato Safe Shelter, un luogo con sede segreta dove trovano ospitalità donne vittime di soprusi di qualsiasi genere che hanno bisogno di protezione. La donna prende la parola e gli parla di una ragazza che ha bisogno del suo aiuto di avvocato per difendersi in tribunale contro un uomo violento che la perseguita rendendogli la vita impossibile; e gli dice anche che già due avvocati hanno rifiutato la proposta e gli spiega anche il motivo: il balordo è il figlio di uno degli uomini più potenti della città, abbastanza potente da intimorire chiunque, ed in particolare chi gravita intorno al mondo giudiziario. Il padre è il presidente di una delle sezioni penali nella corte d'appello di Bari.
Guerrieri finge una certa calma ma è chiaro per tutti che questa è solo apparente. Sa benissimo che rischia molto di più di un semplice processo andato male: in ballo c'è il suo futuro di avvocato. Dopo qualche minuto silenzioso di palpabile tensione decide spavaldamente che si, non c'è problema, difenderà la ragazza ma maledicendosi in cuor suo per il vicolo cieco che ha imboccato.
Da questo momento ha inizio la preparazione al processo: una sequenza di emozioni, di lotta psicologica e non solo, intimidazioni e colpi bassi che rendono il libro vibrante, emozionante e magnetico fino alle agognate battute finali.
Un libro avvincente e mai banale, in cui bisogna dare atto a Carofiglio di aver saputo mettere in scena, e rendere assolutamente credibile, la sensibilità condita di molte sfaccettature di un universo femminile eterogeneo. Merce rara in letteratura, in particolare se il narratore è un uomo.