La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

21.3.07

Gli amici di Eddie Coyle

George V. Higgins - Gli amici di Eddie Coyle
Einaudi

Ho comprato Gli amici di Eddie Coyle per caso. Vagavo senza una meta precisa in una libreria di Palermo e ad un certo punto, attratto dalla copertina accattivante, ho preso in mano in libro: George V. Higgins... mai sentito; abbasso gli occhi e in fondo alla copertina, scritto in piccolo, leggo, "Higgins è il mio maestro di stile. Tutto quello che so di crime novel l'ho imparato da lui", firmato Elmore Leonard. A questo punto, ulteriormente incuriosito, vado alla quarta di copertina e leggo frasi come, "il noir destinato a cambiare per sempre i dialoghi della letteratura poliziesca", e addirittura un Norman Mailer che dice, "Proprio non mi va giù che un esordio di tale livello sia stato scritto da uno sbirro". Ormai catturato, decido d'acquistarlo e penso immediatamente alla genialità di Italo Calvino nell'aver inventato i commenti sulla quarta di copertina.
La lettura del libro è stata assolutamente all'altezza delle aspettative; ci si trova di fronte ad uno stile particolarissimo. Tutto è incentrato sui dialoghi reiterati di un manipolo di personaggi folli (tra questi troviamo Jackie Brown... si Tarantino!) e alla loro capacità di permettere al lettore di mettere assieme i pezzi e costruire la logica della narrazione.
Per darvi un idea dello stile eccovi il paragrafo d'inizio:

[Jackie Brown, di anni ventisei, senza alcuna espressione in viso, disse che era in grado di procurare delle armi. - Posso fartele avere, diciamo, per domani sera. Posso fartene avere, diciamo, una mezza dozzina. Domani sera. E un'altra dozzina entro una settimana, massimo dieci giorni. Mi deve arrivare un tipo con almeno dieci pezzi, ma quattro li avrei già promessi a un tale, e insomma, sai com'è, questo ormai se li aspetta. Ci deve fare non so cosa. Quindi, mezza dozzina per domani sera. Un'altra dozzina entro la prossima settimana.]

Il personaggio principale, Eddie Coyle, soprannominato "Eddie Dita", è un piccolo e squallido gangster, che svolge la maggior parte dei suoi affari col traffico d'armi e che, dopo aver rischiato la vita per uno sgarro alla mafia (se l'è cavata con qualche dito), viene ingaggiato nuovamete dalla stessa mafia che, impegnata in un progetto di rapine, ha bisogno di nuove armi "pulite". E per fare ciò "Eddie Dita" ingaggerà un fornitore nuovo, questa volta, spera tanto, fidato e che non giochi sporco.
Sullo sfondo degli accadimenti di questo libro c'è l'america post-vietnam, con dei personaggi di piccolissimo spessore, interessati unicamenti ai quattrini e al raggiungimento dello status borghese della classe media. Siamo lontanissimi da una pur minima mitizzazione del crimine e dei suoi personaggi. In qualche modo Higgins sembra volerci mostrare come la mediocrita del sogno americano non abbia risparmiato nemmeno un mondo che nell'immagginario di tutti dovrebbe rispondere a logiche diverse.

19.3.07

Cesare Battisti

Ieri in Brasile ha avuto termine la latitanza di Cesare Battisti. Dopo aver vissuto per parecchio tempo in Francia grazia alla così detta dottrina Mitterand, (secondo la quale la Francia garantiva il diritto d'asilo ai rifugiati politici stranieri, particolarmente italiani, ricercati nei loro paesi per «atti di natura violenta ma d'inspirazione politica», purché i loro autori avessero rinunciato ad ogni violenza politica e purché non avessero commesso i reati più efferati come l'omicidio e la strage)*, Battisti nel 2004 si era dato alla latitanza, dopo un anno dalla decisione di Jacques Chirac di voltare pagina e di far esaminare singolarmete le posizioni dei vari latitanti italiani.
Ma Cesare Battisti non è solamente il controverso ex terrorista appartenente ai PAC (Proletari Armati per il Comunismo), condannato in contumacia all'ergastolo perché giudicato responsabile di quattro omicidi dai quali si è sempre dichiarato innocente; Battisti è anche uno scittore di romanzi gialli e noir.
Dopo essere fuggito dall'Italia e passato un breve periodo a Parigi, inizia a scrivere in Messico, dove si trasferisce con la moglie prima di tornare in Francia; in Messico fonda la rivista culturale "Via Libre" e termina un romanzo che verrà pubblicato in Francia, a sua insaputa, da un suo amico che si spaccia di essere l'autore (non ha mai detto ne chi è l'amico ne di quale libro si tratta). Nel 1990 ritorna a Parigi, dove continua a scrivere e a tradurre per cercare di sbarcare il lunario; tra gli altri tradurrà Didier Daeninckx e Jean-Patrick Manchette. Nel frattempo, siamo nel 1993, la nota casa edititrice Gallimard pubblica nella sua Série Noire il suo romanzo Travestito da uomo, che verra pubbligato anche in Italia da Granata Press. A questo sono seguiti più di dieci libri, molti dei quali pubblicati in Italia.
Alla vicenda giudiziaria di Battisti si è interessata la scrittrice francese Fred Vargas, scrivendo un pamphlet (La Vérité sur Cesare Battisti) dove prende le difese dello scrittore. Inoltre è tra coloro che, contro la sua estradizione, hanno depositato una memoria difensiva sul caso Battisti presso la Corte europea, e ha speso le sue competenze di studiosa, archeologa ed esperta grafologa, per mostrare l’illegalità di un’estradizione. In un'intervista all'unità del 21 settembre 2005 afferma: "Non ce l’ho con l’Italia ma con la Francia, che nega la propria civiltà giuridica. Lotto perché le leggi francesi siano rispettate, perché non si arresti un innocente, e quanto meno si ascolti chi si dice innocente, e non lo si condanni in contumacia".

*La dottrina Mitterand, eleborata da un gruppo di lavoro formato da alti ufficiali di polizia, avvocati, magistrati e da consiglieri dell'Eliseo e del governo francese, veniva giustificata nel caso dei rifugiati italiani con la non conformità della legislazione italiana agli standard europei.

Bibliografia
1993. Les habits d'ombre, Gallimard, Parigi (Travestito da uomo, Granata Press, Bologna, 1993)
1994. Nouvel an, nouvelle vie, Ed. Mille et une nuit, Parigi
1995. L'ombre rouge, Gallimard, Parigi (L'orma rossa, Einaudi, 1999)
1996. Buena onda, Gallimard, Parigi
1997. Copier coller, Flammarion (Romanzo per ragazzi)
1997. J'auri ta Pau, Balene, Parigi (nella serie "Le Poulpe")
1998. Dernières cartouches, Joelle Losfeld, Parigi (L'ultimo sparo, Derive-Approdi, Roma, 1998)
1999. Naples, Eden Production, Parigi (Raccolta di cinque racconti di Cesare Battisti, Jean-Jacques Busino, Carlo Lucarelli, Jean-Bernard Pouy e Tito Topin)
2000. Jamais plus sans fisil, du Masque, Parigi
2000. Terres brûlées, Rivages, Parigi (a cura)
2001. (Avenida Revolución, Rivages, Parigi (Avenida Revolución, Nuovi Mondi Media, Ozzano nell'Emilia, 2003)
2003. Le Cargo sentimental, Joelle Losfeld, Parigi
2003. Vittoria, Eden Production, Parigi
2006. L'eau du diamant, du Masque, Parigi
2006. Ma cavale, Grasset/Rivages, Parigi (con prefazione di Bernard-Henri Levy e postafazione di Fred Vargas)

15.3.07

Saggio/Intervista

Vagando nella rete mi sono imbattuto in un piccolo saggio/intervista che vale assolutamente la pena di leggere. L'autore è Giuliana Pieri, una giovane docente universitaria italiana che insegna in Inghilterra alla Royal Holloway di Londra.
Il saggio, da un lato affronta l'annosa questione della tendenza alla compartimentazione dei generi letterari, portando giustizia a tutti coloro che da sempre vanno sostenendo che la qualità letteraria non può che essere trasversale e prescinde quindi da qualsivoglia suddivisione in generi letterari, dall'altro entra nel merito dei vari sottogeneri di cui è ricchissimo il romanzo giallo, fino a giungere a quello che definisce il "giallo postmoderno".
Alla fine del saggio è presente un imperdibile intervista ad Andrea Camilleri, nella quale il maestro siciliano viene interrogato a 360 gradi sul mondo dei gialli.
Buona lettura.

Si Ringrazia: Giuliana Pieri, The Edinburgh Journal of Gadda Studies (EJGS)

Il nuovo giallo italiano: tra tradizione e postmodernità
di Giuliana Pieri

Lavorando da anni nel mondo accademico anglosassone rimango spesso stupita di fronte alla resistenza di tanta critica italiana nell’accettare la categoria «giallo» senza pregiudizi, in modo neutro, che non implichi una distinzione e contrapposizione tra letteratura (alta) e forme narrative popolari (basse). Anche chi si è occupato in specifico della narrativa poliziesca sembra spesso riproporre questa visione polarizzata.
Continua qui.

13.3.07

Friedrich Glauser

Friedrich Glauser, (Vienna 4 febbraio 1896 - Nervi (Ge) 8 dicembre 1938), ebbe una vita breve e turbolenta che si può racchiudere in poche righe piene di vicende nefaste: orfano di madre ad appena quattro anni, vittima di un'educazione rigida e costretto alla fame, cinque tentativi di suicidio, ricoveri in manicomio, reclusioni e fughe, droghe, Legione Straniera, lavori saltuari, interdizione. Glauser è l'esatta personificazione dello scrittore maledetto. Nella giovinezza, dopo aver trascorso tre anni al ginnasio di Vienna, viene allontanato e ne passerà altri tre in riformatorio. Successivamente prova con un collegio di Ginevra dove l'esitò sarà il medesimo: l'espulsione. Dopo essersi finalmente diplomato a Zurigo, nel 1921 fugge di casa e si arruola, come dicevamo, nella Legione Straniera. Vive il resto della sua intensa vita come un vagabondo in giro per l'Europa. Fa i più svariati mestieri: minatore in Belgio, infermiere a Charleroi, nell'avanguardia a Parigi, aiuto giardiniere in Svizzera. Frequenta ospizi, case-alloggio per giovani disagiati e manicomi, luoghi dai quali trae spunto per molti dei suoi romanzi. Più volte viene internato in quanto tossicodipendente da morfina. Spesso viene paragonato a Georges Simenon, tantè che viene chiamato il"Simenon svizzero". Io, dopo la lettura di Krock & Co, se proprio devo trovare una qualche similitudine con un altro autore, scelgo Friedrich Durrenmatt.
Oggetto delle sue trame gialle è stata principalmente la provincia svizzera, della quale ha fatto emergere le assurde contraddizioni di una popolazione ottusa e bigotta. I suoi gialli sono legati indissolubilmente alla figura del sergente Studer, ricordiamo i romanzi: Il sergente Studer, Il regno di Matto, Il grafico della febbre, Il cinese, Krock & Co e I primi casi del sergente Studer. In appendice a quest'ultimo libro di racconti, nell'edizione italiana, è riportata la: Lettera aperta sui "Dieci Comandamenti per il Romanzo Poliziesco" in risposta alle tesi di S. Broekhoff, indirizzata dall'autore il 25.03.1937 alla "Zürcher Illustrierte", ma mai da essa pubblicata. Parallelamente ai romanzi polizieschi Glauser ha pubblicato anche dei romanzi di stampo autobiografico, tra questi abbiamo: Gourrama, romanzo ispirato all'esperienza nella Legione Straniera, in Marocco dal 1921 al '23; Morfina, pagine autobiografiche sull'esperienza della droga; Dada, Ascona ed altri ricordi, dove parla della sua esperienza dadaista e Oltre il muro, raccolta di racconti pubblicati su varie riviste. Particolare, rispetto a quelli citati, risulta il romanzo Il tè delle tre vecchie signore dove, oltre all'ambientazione di tipo poliziesco, è presente una forte componente autobiografica.

Bibliografia
1936. Wachtmeister Studer, (Il sergente Studer, Sellerio)
1936. Matto regiert, (Il regno di matto, Sellerio)
1938. Die Fieberkurve, (Il grafico della febbre, Sellerio)
1939. Der Chinese, (Il cinese, Sellerio)
1940. Gourrama, (Gourrama, Sellerio)
1941. Krock & Co., (Krock & Co., Sellerio)
1941. Der Tee der drei alten Damen, (Il tè delle tre vecchie signore, Sellerio)
1943. Ali und die Legionare
1945. Beichte in der Nacht
1976. Dada, Ascona und andere Erinnerungen, (Dada, Ascona ed altri ricordi, Sellerio)
1980. Morphium, (Morfina, Sellerio)
1986. Wachtmeister Studer erste Fälle, (I primi casi del sergente Studer, Sellerio) (Racconti)
1988. Mensch in Zwielicht (abbozzo di una autobigrafia)
1991. Hinter Mauern, (Oltre il muro, Sellerio)
1999. La negromante di Endor, Sellerio (Racconti)
2005. Gli occhi di mia madre, Casagrande (Racconti)

12.3.07

La caverna de las ideas - La caverna delle idee (J. C. Somoza)

The Flying Italian: La caverna de las ideas - La caverna delle idee (J. C. Somoza)
Ecco un brillante, erudito e coinvolgente libro dello spagnolo (cubano di nascita) José Carlos Somoza. L'intelligente mistero nel mistero creato da Somoza, (ex) medico psichiatra, vi catturerà fra suspense e risvolti filosofici.

ciao
the flying italian

7.3.07

Carta bianca

Carlo Lucarelli - Carta bianca
Sellerio

Carta bianca, l'esordio di Carlo Lucarelli, è un romanzo maturo: potrebbe essere benissimo il suo ultimo romanzo. La scrittura è potente, cupa, estremamente sintetica ma esauriente.
Con Carta bianca, Lucarelli, usando il prestesto del giallo, fa la radiografia di un periodo particolare per la storia del nostro paese. L'ultimo baluardo del fascismo, la repubblica di Salò, è agli sgoccioli e ci mostra senza fronzoli la vera natura degli ominicchi di regime. La classe politica è allo sbando e i funzionari di partito sono impegnati in una lotta senza esclusioni di colpi per garantirsi chi la vita e chi un viso presentabile nell'imminente nuova era politica d'Italia.
Carta bianca rappresenta anche l'esordio del commissario De Luca, fortunato personaggio di Lucarelli, che qui viene chiamato ad indagare su uno strano omicidio. Nei quartieri alti di Bologna, il funzionario del partito fascista Rehinard, che aveva contatti con gli alti vertici del regime, viene ucciso. E nonostante ciò, a De Luca, il questore e il segretario del fascio bolognese, Vitali, promettono "Carta Bianca" per lo svolgimento delle indagini ma, di fatto, lo indirizzano in una ben precisa direzione, quella tipica del delitto passionale. Si vuole fare in modo che tutti gli indizi si diriggano verso Sonia Tedesco, figlia di un alto esponente del partito, il ministro Carlo Maria Tedesco, casualmente della corrente avversa a quella del segretario e di un altro alto funzionario del governo, il professor Alfieri. De Luca, se da un lato sembra assecondare le intenzioni dei suoi superiori, dall'altro, con estrema caparbietà, farà di tutto per raggiungere la verità, anche se è consapevole che non potrà mai essere quella istituzionale.
Alla fine De Luca scoprirà una torbida verità, intrisa di meschinità e corruzione ma, proprio quando è il momento di riscuotere, l'arrivo imminente di partigiani e alleati, a causa del suo passato torbido (l'aver partecipato alle azioni della polizia politica MUTI), lo costringerà alla fuga.

5.3.07

Eric Ambler

Eric Ambler (Londra, 28 giugno 1909 – Londra, 22 ottobre 1998) è stato un raffinatissimo ed elegante scrittore, ed è ormai riconosciuto come il maestro della spy-story.
Laureatasi giovanissimo in ingegneria, si occuperà però per molto tempo di pubblicità. Passerà anche un periodo di sei anni nell’esercitò, dove avrà modo di cimentarsi con la scrittura, scrivendo sceneggiature e partecipando alle riprese delle squadre cinematografiche sui luoghi di battaglia. In una di queste esperienze conosce John Houston e, a guerra finita, tenterà senza successo la carriera cinematografica continuando parallelamente a scrivere sceneggiature. Dopo questo breve periodo si dedicherà totalmente alla scrittura dando vita ad una serie di ottimi romanzi. Tra quelli più importanti ricordiamo: L’eredità Schirmer, Epitaffio per una spia, Topkapi e La maschera di Dimitrios.
Ambler è un esempio fulgido di come la qualità letteraria sia orizzontale e prescindende dalle possibili etichette che si possono associare a questo o quell’altro autore. Concetto questo applicabbile a qualsiasi forma di espressione artistica.
I libri di Ambler, dopo essere comparsi in Italia grazie a diverse pubblicazioni di genere (Gialli Mondadori, Segretissimo) sono stati rilanciati da una intelligente iniziativa dell’Adelphi, casa editrice rinomata per la sua serietà e qualità.

Bibliografia
1936. The dark frontier (La frontiera proibita, Adelphi, 2007)
1937. Uncommon danger (Film)
1938. Epitaph for a spy (Epitaffio per una spia, Adelphi, 2001) (Film)
1938. Cause for alarm (Motivo d'allarme, Adelphi, 2006)
1939. The mask of dimitros (La maschera di Dimitrios, Adelphi, 2000) (Film)
1940. Journey into fear (Film)
1950. Skytip
1951. Judgment on Delchev (Il processo Deltchev, Adelphi, 2002)
1951. Tender to danger
1953. The maras affair
1953. The schirmer inheritance (Il caso Schirmer, Adelphi, 1999)
1954. Charter to danger
1956. The night comers
1958. Passport to panic
1959. Passage to arms
1962. The light of the day (published in 1964 as Topkapi) (Topkapi, La Spiga Languages) (Film)
1963. The ability to kill and other pieces
1964. A kind of anger
1964. To catch a spy
1967. Dirty story
1969. The intercom conspiracy
1972. He levanter
1974. Doctor frigo
1977. Send no more roses
1981. The care of time (Tempo scaduto, Adelphi, 2004)
1985. Here lies: an autobiography
1991. Waiting for orders
1993. The story so far (expanded version of Waiting for orders)

Sceneggiature
1944. The way ahead
1945. United states
1947. The october man
1949. The passionate friends
1950. Highly dangerous
1951. The magic box
1951. Gigolo and gigolette
1952. The card
1953. Rough shoot (us title: shoot first, based on the novel by geoffrey household)
1953. The cruel sea
1954. Lease of life
1955. The purple plain
1957. Yangtse incident / battle hell
1958. A night to remember (based on walter lord's book of the 1912 sea disaster when the titanic struck an iceberg)
1960. The wreck of mary deare (from hammond innes's novel)
1962. Mutiny on the bounty
1970. Love hate love