La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

24.9.06

Leonardo Sciascia

Leonardo Sciascia, uno dei più importanti scrittori italiani contemporanei, narra la storia della Sicilia che, nei suoi aspetti positivi e negativi riflette la storia italiana dal punto di vista sia sociale sia politico. Nato a Racalmuto, vicino ad Agrigento, nel 1921, frequentò le scuole a Caltanissetta dove insegnava Vitaliano Brancati, e fino al 1968, quando divenne scrittore a tempo pieno, lavorò come impiegato ed insegnante. Lo scrittore diventerà per Sciascia un modello, mentre all’incontro con il giovane insegnante Giuseppe Granata (futuro senatore del PCI) Sciascia riconosce la scoperta degli illuministi e della letteratura americana.
Membro del Partito Comunista Italiano al Comune di Palermo, fu eletto al Parlamento Italiano e a quello Europeo nelle liste del Partito Radicale. Il suo primo lavoro, Favole della dittatura, del 1950, è una satira sul fascismo. Sei anni dopo, il suo primo romanzo, Le Parrocchie di Regalpietra, narra gli effetti della politica sugli abitanti di una piccola città siciliana. Il primo giallo di Sciascia, Il giorno della civetta (1961) divenne una pietra miliare e fu l'inizio, da parte dello scrittore, dell'uso del giallo per analizzare la società italiana e siciliana in particolare. I suoi gialli sono dei punti fermi della letteratura italiana. Ricordiamo, tra i tanti: A ciascuno il suo, Todo Modo, Una storia semplice. Nel 1970 iniziò a specializzarsi nell'analisi di casi reali. Fu ispirato dal Medio Evo, dai processi dell'Inquisizione, dagli eventi precedenti la II guerra mondiale, come la morte di Raymond Roussel e la scomparsa di Ettore Maiorana, ma anche da argomenti di attualità: il suo lavoro sul rapimento e l'assassinio di Aldo Moro gli valsero una considerevole impopolarità da parte del mondo politico italiano.
Sciascia muore a Palermo il 20 novembre 1989, salutato da numerose parole di stima, fra cui quelle del grande amico Gesualdo Bufalino. Il suo corpo riposa all’ingresso del cimitero di Racalmuto.

Bibliografia gialla
1961. Il giorno della civetta, Einaudi, Torino
1963. Il Consiglio d'Egitto, Einaudi, Torino
1964. Morte dell’inquisitore, Laterza, Roma-Bari
1966. A ciascuno il suo, Einaudi, Torino
1971. Atti relativi alla morte di Raymond Roussel, Edizioni Esse, Palermo
1971. Il contesto, Einaudi, Torino
1972. L'onorevole recitazione della controversia liparitana e i mafiosi, Einaudi, Torino 1976
1973. Il mare colore del vino, Einaudi, Torino
1974. Todo modo, Einaudi, Torino
1975. La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino
1977. Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia, Einaudi, Torino
1978. L'affaire Moro, Sellerio, Palermo
1979. Nero su nero, Einaudi, Torino
1981. Il teatro della memoria, Einaudi, Torino
1982. La sentenza memorabile, Sellerio, Palermo
1986. La strega e il capitano, Bompiani, Milano
1987. 1912+1, Adelphi, Milano
1987. Porte aperte, Adelphi, Milano
1988. Il cavaliere e la morte, Adelphi, Milano
1989. Una storia semplice, Adelphi, Milano
1989. A futura memoria (se la memoria ha un futuro), Bompiani, Milano

1 commento:

Peter Rozovsky ha detto...

Grazie di questa vita di Leonardo Sciascia -- una lezione in italiano per me!

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