Dietro le sbarre
Ricevo e pubblico un comunicato che ha al centro la vicenda di Simone Righi, un giovane italiano che per ragioni banali si trova rinchiuso nel carcere di Cadice da quasi due mesi.
Leggi da Santa Inquisizione in Spagna
Informazioni confuse e contraddittorie. Smentite e smentite delle smentite. La sola cosa sicura è che Simone Righi è incarcerato per niente a Cadice. Ciò che emerge è un quadro addirittura più fosco e tetro della giustizia spagnola e delle leggi autoritarie di quel paese.
In primo luogo le accuse contro Simone non vengono ne da Carmen Obregon del Partido Popular ne da Natalia Alvarez del PSOE, due rappresentanti locali eletti del municipio di Cadice.
Carmen accusa di essere stata colpita al volto da Isabel, l'altra persona arrestata con Simone e liberata dopo tre giorni su cauzione di 3000 Euro.
Dall'altro lato ne Carmen Obregon ne Natalia Alvarez ne il sindaco Teifila Martinez, accusano Simone di aggressione. Solo il guardiaspalle di Teifila Martinez, Ignacio Romana accusa Simone e solo di avere avuto l'intenzione di aggredire ma non aggredire secondo il Diario di Cadice http://www.diariodecadiz.com
Nessun commento:
Posta un commento