La verità non sta in un solo sogno, ma in molti sogni.
P. P. Pasolini

13.9.06

Cornell Woolrich

Cornell Woolrich (New York, 4 dicembre 1903 - New York, 25 settembre 1968), nome completo Cornell George Hopley-Woolrich, scrittore americano, noto anche con gli pseudonimi William Irish e George Hopley. Fino all'adolescenza, Cornell Woolrich fu conteso tra i genitori separati: il padre, ingegnere civile, sempre in viaggio per l'America Latina, e la madre, ricca, colta e possessiva, che durante il periodo scolastico lo teneva con sé a Manhattan. A otto anni assistette a Città del Messico, insieme al nonno, a una rappresentazione della Madama Butterfly che gli fece scoprire l'esistenza della morte, un tema centrale della sua futura narrativa. Si iscrisse da esterno alla Columbia University, dove fu allievo di Harrison R. Steeves, che teneva un corso sulla narrativa. Quando era vicino alla laurea, subì un'infezione al piede che lo costrinse a una lunga immobilità, durante la quale scrisse il suo primo romanzo, Cover Charge, ispirato alle opere di Francis Scott Fitzgerald. Il romanzo fu subito pubblicato e Cornell Woolrich decise che la sua vita era fatta per la narrativa: lasciò l'università, tornò a vivere con la madre e dopo un anno vinse con il romanzo Children of the Ritz il concorso indetto dalla rivista College Humor e dalla First National Pictures. Nel 1929 la First National Pictures lo invitò a Hollywood offrendogli un contratto come sceneggiatore. Non è però ben chiaro quale sia stato in quel periodo il suo contributo cinematografico. Pare anzi che non abbia scritto alcuna sceneggiatura, neppure quella del film Children of the Ritz diretto nel 1929 da John Francis Dillon e tratto dall'omonimo romanzo dello scrittore newyorkese. L'unico possibile - ma non certo - contributo potrebbe essere quello alla sceneggiatura di tre film diretti dal regista danese Benjamin Christensen: The Haunted House, Sette passi verso satana (Seven Footprints to Satan) e House of Horror. Nei titoli infatti compare il nome di William Irish. Pseudonimo che però Woolrich adotterà come romanziere solo nel 1942.
A Hollywood, nel 1930, sposò Gloria Blackton, figlia del produttore cinematografico James Stuart Blackton, ma il matrimonio, mai consumato, fu annullato dopo tre mesi. In seguito Woolrich tornò a New York dalla madre con la quale visse praticamente sempre. Dopo aver lasciato Hollywood Woolrich pubblicò vari romanzi minori, verosimilmente scritti, almeno in parte, durante il suo soggiorno californiano. Nel 1934 pubblicò sul pulp magazine Detective Fiction Weekly il suo primo racconto di suspense, Death Sits in a Dentist's Chair, seguito negli anni fino al 1939 da più di cento racconti pubblicati su riviste prestigiose come Black Mask ma anche su riviste molto scadenti. Nel 1940 tornò al romanzo con La sposa era in nero (The Bride Wore Black), dando così inizio alla cosiddetta "serie nera", una fortunata sequenza di romanzi che influenzerà non solo il roman noir francese, ma anche il cinema: proprio La sposa era in nero diventerà nel 1967 un film di François Truffaut, e molti degli altri suoi romanzi verranno ripresi con successo da Hollywood. Nel 1942 scrisse con lo pseudonimo William Irish il racconto It Had to be Murder, che nel 1954 fu rinominato Rear Window (La finestra sul cortile (racconto) e divenne un film di Alfred Hitchcock. La sua fase più creativa durò fino al 1948: in questi anni pubblicò altri cinque romanzi della serie nera, tra cui i classici L'alibi nero (Black Alibi, 1942), L'angelo nero (Black Angel, 1943) e Appuntamenti in nero (Rendezvous in Black, 1948). Contemporaneamente scrisse altri capolavori con gli pseudonimi di William Irish, tra i quali La donna fantasma (Phantom Lady, 1942) e George Hopley, tra i quali La notte ha mille occhi (Night Has a Thousand Eyes, 1945). Tutte queste opere sono pervase dai temi della morte e della solitudine, da un'atmosfera angosciosa e incalzante che ha valso a Woolrich la definizione di "inventore del romanzo nero", ma anche dalla appassionata partecipazione alla disperazione e al dolore delle sue vittime, spesso appartenenti alle classi più diseredate. La vita di Woolrich fu drammatica come i suoi romanzi. Proprio al culmine del successo, perse la voglia di scrivere e di vivere, anche per la malattia della madre, e incominciò a bere e a isolarsi, fino a non uscire più di casa. Claire Attalie Woolrich morì nel 1957, lasciando il figlio in stato di shock e semialcolizzato. Negli ultimi anni pubblicò pochi romanzi di scarso valore e fece ripubblicare, facendoli passare per inediti, vecchi racconti usciti sui pulp magazine. Il suo alcolismo e la sua salute peggiorarono costantemente: si ammalò di diabete e trascurò a tal punto un'infezione al piede che quando finalmente fu visitato da un medico, la gamba era in cancrena e dovette essere amputata. Trascorse gli ultimi giorni su una sedia a rotelle, isolato, assistito solo dai camerieri dell'albergo. Morì lasciando incompiuti l'autobiografia e due romanzi, uno dei quali si chiamava significativamente The Loser (il perdente). Fu sepolto nel Ferncliff Cemetery a Hartsdale (New York). Lasciò un patrimonio di quasi un milione di dollari alla Columbia University per un fondo per giovani scrittori intestato alla madre.

Romanzi scritti come Cornell Woolrich
1926. Cover Charge
1927. Children of the Ritz
1929. Times Square
1930. A Young Man's Heart
1931 The Time of Her Life
1931. Manhattan Love Song (Manhattan Love Song)
1933. I Love You, Paris
1940. La sposa era in nero (The Bride Wore Black)
1941. Sipario nero (The Black Curtain)
1942. L'alibi nero (Black Alibi)
1943. L'angelo nero (The Black Angel)
1944. L'incubo nero (The Black Path of Fear)
1948. Appuntamenti in nero (Rendezvous in Black)
1950. Frontiera sconosciuta (Savage Bride)
1958. Hotel Room
1959. La morte danza con me (Death Is My Dancing Partner)
1960. La pietra maledetta, (The Doom Stone)
1987. Dentro la notte (Into the Night) (completato da Lawrence Block)

Romanzi scritti come George Hopley
1945. La notte ha mille occhi (Night Has a Thousand Eyes)
1950. Vortice di paura (Fright)

Romanzi scritti come William Irish
1942. La donna fantasma (Phantom Lady)
1944. Si parte alle sei (Deadline at Dawn)
1947. Vertigine senza fine (Waltz into Darkness)
1950. Ho sposato un'ombra (I Married a Dead Man)
1951. Dinastia di morti (Strangler's Serenade)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,
abbiamo appena terminato di portare in scena uno spettacolo liberamente tratto da "New York Blues" il suo ultimo racconto, dal titolo "New York, Stanza 107" e dopo averlo letto e riletto per ovvi motivi, devo dire che è veramente bellissimo.

Lo spettacolo ha comportato una riscrittura del racconto, che è un monologo con un ritmo incalzante, ed è stato molto divertente trasformarlo in un dialogo tra il protagonista e "le sue sfaccettate coscienze".
A breve sul sito metteremo anche qualche video dello spettacolo.
ciao
Cristiano
Dissolvenze

sauron ha detto...

Ciao Cristiano,
se siete riusciti a trasmettere, attraverso le immagini e i dialoghi, l'incanto della narrazione di woolrich allora sarà uno spettacolo da non perdere. Mi dispiace di non essere a Roma per potervi assistere... Perché non lo proponete in qualche piccolo teatro di Milano? Se dovesse succedere informatemi!